L’azienda agricola Pacini

nasce all’inizio degli anni sessanta per la testardaggine e perseveranza di Camillo, oltre che per la sua grande passione.

Cresce e si sviluppa, affermandosi sul mercato, anche con il contributo di lavoro e di idee dei figli. Ma è nel 2015 che Camillo, incalzato dall’età, ormai alla soglia degli 87 anni, asseconda e favorisce il passaggio generazionale, consentendo così all’azienda che aveva creato, di continuare a vivere e crescere. Oggi l’azienda è gestita da Giovanni, Gianfranco e Maria Chiara che si sono costituiti in società; la ragione sociale è cambiata ma la barra del timone segue la rotta della qualità, a cui Camillo ha sempre mirato e che anche i figli sono convinti essere
la carta vincente della loro azienda.

L’azienda  scopre la sua vocazione frutticola a metà degli anni ’70, quando  Camillo crea il primo impianto di albicocche, poco dopo arrivano in Italia le prime piante di actinidia (kiwi), che Camillo, sempre spinto dalla sua curiosità, vuole provare. Trova poi nelle susine e nelle ciliegie gli articoli giusti per completare un ventaglio di offerte che permettano la presenza pressoché continua durante tutto l’arco stagionale del marchio Pacini sul mercato.
Tutta la produzione è volta al raggiungimento della massima qualità, dove qualità significa non tanto la dimensione del frutto, quanto la bontà e la ricchezza di sapori che contraddistinguono i prodotti Pacini, oltre al rispetto di chi li consumerà, con una grande attenzione per l’ambiente di cui la famiglia sente forte la responsabilità;
l’azienda si avvale infatti del metodo biologico per la produzione del kiwi e del metodo di lotta integrata per le altre specie.

Nell’ottica di un’evoluzione delle soluzioni proposte alla clientela, l’azienda ha attinto alla sua vecchia esperienza di produttori di insalata belga e messo a punto un sistema unico di produzione casalinga di questa croccante e fresca indivia.

Dove siamo